Knowledge Share è uno dei 30 case studies presenti in “How did COVID-19 shape co-creation”: il report pubblicato dall‘OECD sul ruolo cruciale della co-creazione durante l’emergenza pandemica da COVID-19. Industria, Ricerca, Governi e Società Civile hanno cooperato per avviare in modo responsivo e prolifico aiuti al settore dell’Innovazione e del Trasferimento Tecnologico.
Knowledge Share ha supportato tecnologie a creare un portfolio direttamente sulla piattaforma insieme ai brevetti già presenti al suo interno. Questo proprio in virtù degli obiettivi di KS, tra i quali c’è la promozione della co-creazione tra Ricerca Pubblica e settore privato così da trasformare i brevetti in innovazioni. Una mission che sta generando un vero e proprio mercato di domanda e offerta nel settore del Trasferimento Tecnologico.
Knowledge Share – classe 2019 nata dall’azione congiunta di Politecnico di Torino, Associazione Netval e UIBM – Ufficio Brevetti Italiano – sin dalla sua creazione si pone come mission quella di essere punto d’incontro tra il mondo della Ricerca e l’ universo delle Imprese creando un vero e proprio network in cui vengono tessute collaborazioni e sinergie imprenditoriali nel settore della tecnologia e dell’innovazione.
E proprio in questo senso Knowledge Share ha lavorato alla co-creation per contrastare la crisi dovuta al COVID-19 nella sfera del Tech Transfer. Sono stati due anni di stasi non solo per il settore sanitario: si è trattata di una vera e propria tempesta che ha rivoluzionato tutti gli organi della società, compresa la nostra quotidianità.
«Prendere parte a questa iniziativa dell’OECD ci ha davvero entusiasmati. Soprattutto in un momento storico così delicato, poter ragionare e attivarsi – insieme ad altri attori e voci del Trasferimento Tecnologico internazionale – per contrastare una così forte crisi è stata una sfida che abbiamo avuto e voluto come onere e onore» – commenta Shiva Loccisano, membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Netval e Tech Transfer Expert – «Stiamo lavorando davvero molto per posizionare Knowledge Share come unicum: una piattaforma che offra una domanda che generi poi un’offerta nel mondo dell’innovazione. Soprattutto tenendo conto del fatto che le tecnologie e i brevetti provengono da organi istituzionali pubblici come Università, IRCCS e ERP. Durante l’iniziativa di co-creation abbiamo confermato la necessità e l’importanza di uno strumento come Knowledge Share. E saremo davvero felici di poter collaborare ancora con un organo come OECD in futuro».
Tanto le stakeholder quanto gli Uffici di Trasferimento Tecnologico di Università, IRCCS e ERP hanno dovuto ragionare su una nuova allocazione delle risorse in loro possesso e di come attivare delle campagne di sostentamento in un periodo davvero complesso. Knowledge Share ha voluto lavorare per costituire delle sinergie che fossero durature: che nascessero in un contesto fragile per poi protrarsi nel tempo riscuotendo successo e dando così l’opportunità al mondo dell’impresa e a quello della ricerca di crearsi una reputazione come singoli ma anche come partnership.
Knowledge Share ha confermato di essere quel ponte necessario per collegare diverse parti del mondo in un unico networking dedicato all’Innovazione.
Per maggiori informazioni sulla piattaforma Knowledge Share e per richiedere una demo introduttiva ti invitiamo a scrivere al Team KS, Federico Novembrini e Gloria Padmaperuma, presso info@knowledge-share.eu.
De Silva, M., et al. (2022), “How did COVID-19 shape co-creation?: Insights and policy lessons from international initiatives”, OECD Science, Technology and Industry Policy Papers, No. 134, OECD Publishing, Paris, https://doi.org/10.1787/e11c5274-en