Con il mese di luglio un importante passo è stato compiuto nell’ambito della ricerca scientifica e dell’innovazione in Italia. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) hanno firmato un decreto interministeriale che segna un punto di svolta nella riforma della proprietà industriale del paese. Questo decreto ha come obiettivo l’adozione delle linee guida previste dall’articolo 65 del Codice della Proprietà Industriale e rappresenta l’ultimo atto necessario per il conseguimento della milestone MIMIT del PNRR.
Questa riforma è il risultato di una serie di passi importanti, tra cui l’approvazione della legge di modifica al Codice della Proprietà Industriale (legge n.102 del 24 luglio 2023) e l’emanazione di strumenti attuativi, tra cui quattro circolari e le linee guida firmate dai Ministri Adolfo Urso e Anna Maria Bernini.
Una delle novità più significative introdotte da questa riforma è la promozione della collaborazione tra imprese, università, enti di ricerca e Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCSS) all’interno del sistema di ricerca ed innovazione italiano. Questo sarà reso possibile grazie a un accesso più agevole alla proprietà industriale, permettendo alle diverse entità di lavorare sinergicamente per promuovere l’innovazione e il trasferimento tecnologico.
Un’altra innovazione fondamentale è l’abolizione del “professor’s privilege”, un concetto che assegnava la titolarità delle invenzioni ai ricercatori che le avevano sviluppate. Con questa riforma, la titolarità viene trasferita alla struttura di appartenenza dell’inventore. Questo significa che un ricercatore può autonomamente depositare una domanda di brevetto solo nel caso in cui la struttura di appartenenza non agisca in tal senso. Questo cambiamento promuove l’interesse delle strutture di ricerca nel valorizzare le innovazioni e facilita il Trasferimento Tecnologico.
Questa riforma mira a portare l’Italia in linea con altri paesi occidentali e a promuovere un dialogo più concreto tra il mondo della ricerca pubblica e quello produttivo. Ciò avrà importanti ricadute sulla valorizzazione delle nuove tecnologie, promuovendo l’innovazione e la competitività del Sistema Paese.
In sintesi, la firma del decreto interministeriale rappresenta un passo avanti significativo nella modernizzazione del sistema di proprietà industriale in Italia. Questa riforma promuove la collaborazione tra università, enti pubblici di ricerca, IRCSS e imprese, creando un ambiente più favorevole all’innovazione e al trasferimento tecnologico. L’Italia si posiziona così in una posizione migliore per competere a livello globale e per sfruttare appieno il potenziale delle sue risorse scientifiche e tecnologiche. Il decreto è attualmente in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, preparando il terreno per una nuova era di innovazione e collaborazione nel paese.
Maggiori informazioni al link PNRR, firmato il decreto interministeriale sulla Proprietà industriale (mimit.gov.it)